Venerdì 13 giugno alle ore 17:30, proseguono gli Incontri di Corippo dedicati al Territorio del Presente. Ospite del filosofo Raffaele Scolari, il matematico,  professor Boas Erez. Segue cena conviviale.

 

Con L’ulivo in valle, … che non è voluto venire – Un racconto che parla di ecologia, il matematico Boas Eres sarà il prossimo relatore degli Incontri di Corippo dedicati al Territorio nel presente. L’incontro avrà luogo venerdì 13 giugno alle ore 17:30. Ci racconterà la storia di Giacomo che ha avuto un sogno. Prima quello di partire a vedere il mare, ma lontano. Poi gli è venuto il bisogno di tornare a casa. Come fare a portare con sé quello che lo teneva lì? Una storia d’amore, di rivelazione, di territorio, di radici. Segue cena di stagione all’Osteria.

 

 

 

È la storia di Giacomo che ha avuto un sogno. Prima quello di partire a vedere il mare, ma lontano non giusto in Liguria. E c’è andato. Poi là s’è innamorato e tutto andava bene, ma gli è venuto il bisogno di tornare a casa. Come fare a portare con sé quello che lo teneva lì? Il suo amore aveva radici profonde in quella terra e non ha voluto seguirlo. Poi è successo qualcosa più grande di lui.

 

 

Il prossimo appuntamento in calendario, venerdì 13 giugno alle ore 17:30, sarà con il matematico Boas Eres, che ci offre uno sguardo sul territorio del presente attraverso un racconto che parla di ecologia: L’ulivo in valle, … che non è voluto venire 

 

 

Relatore: prof. Boas Erez, matematico

Boas Erez si è laureato in matematica all’Università di Ginevra nel 1987. Dopo un incarico di Assistant Professor alla Harvard University dal 1990 al 1993, è stato Professore ordinario di matematica all’Università di Bordeaux, dove ha ricoperto diversi incarichi direttivi e di responsabilità in progetti scientifici internazionali e ha fatto a più riprese parte del Consiglio d’amministrazione dell’Università di Bordeaux 1, fra cui nella funzione di Vicepresidente per il quadriennio 2005-2008. In seguito, dal 2016 al 2022, ha ricoperto la carica di Rettore dell’Università della Svizzera Italiana. Erez ha all’attivo numerose pubblicazioni scientifiche, ha organizzato regolarmente congressi internazionali nel campo della sua disciplina e ha una grande esperienza nella coordinazione di progetti di formazione universitaria in partenariato internazionale.

 

La rassegna si basa sulla consapevolezza che la forza di Corippo e di siti simili sia data precisamente dal fatto che essi ci rendono pensosi. Evoca da un lato un passato di cui ammiriamo ciò che rimane, e che peraltro era segnato anche da molta sofferenza e ingiustizia, e dall’altro ci riporta al nostro presente, agli agi di cui beneficiamo, ma pure alle contraddizioni e alle minacce che lo contraddistinguono. Questi incontri di animazione culturale non sono concepiti come una classica conferenza al cui termine i partecipanti possono eventualmente porre alcune domande alla relatrice o al relatore, bensì come momento di riflessione, di scambio e di discussione, secondo la formula: 45 minuti di presentazione della tematica e 45 minuti di discussione. Al termine, chi lo vorrà, potrà partecipare ad una cena conviviale a un prezzo convenzionato nell’Osteria dell’Albergo diffuso di Corippo.

 

 

Il menu di stagione della cena conviviale a CHF 48.-/persona

Gazpacho di pomodori ticinesi con bruschetta di büscion al basilico

Risotto al melone con feta di Lavertezzo marinata all’olio di menta

Duetto al cioccolato con  crema inglese alla farina bóna

È gratuita l’iscrizione alla conferenza scrivendo a contact@fondazionecorippo.ch e indicando anche se si intende fermarsi a cena

 

 

 

Attività culturali a Corippo

La rivitalizzazione del villaggio di Corippo, avviata nel 1975 con la costituzione dell’omonima fondazione, è già di per sé stessa un’operazione culturale. Questo segnatamente perché, confrontanti con i manufatti fortunatamente rimasti intatti di una civiltà rurale da tempo tramontata, si pone la domanda su quali usi siano pensabili e auspicabili oggi e in avvenire. L’uso a scopi turistici, a determinate condizioni, è senz’altro un’opzione, ma non può e non deve essere l’unica. I vari interventi di salvaguardia del patrimonio costruito e di ripristino del paesaggio rurale, assieme all’apertura dell’Albergo diffuso, costituiscono un’importante e preziosa base per dare nuova vita a un luogo che suscita ammirazione e meraviglia in ogni visitatore della Val Verzasca.

Far conoscere ciò che Corippo fu in passato è senz’altro di fondamentale importanza, soprattutto in tempi tendenzialmente smemorati come i nostri, ma ovviamente non è sufficiente per rivitalizzarlo. Occorre evitare che il villaggio funga da mera coreografia per una cena in compagnia o una vacanza di qualche giorno, bensì fare in modo che sia anche un luogo di conoscenza, di approfondimento, di confronto e di riflessione. Infatti, la forza di Corippo e di siti simili è data precisamente dal fatto che essi ci rendono pensosi, che ci fanno pensare, da un lato, a un passato di cui ammiriamo ciò che rimane, e che peraltro era segnato anche da molta sofferenza e ingiustizia, dall’altro al nostro presente, agli agi di cui beneficiamo, ma pure alle contraddizioni e alle minacce che lo contraddistinguono.

Sulla scorta di queste premesse, la Fondazione Corippo 1975 intende proporre un programma diversificato di attività culturali e di svago intelligente. Gli Incontri di Corippo ne sono parte integrante.

 

Raffaele Scolari, filosofo,
membro della Fondazione Corippo 1975,
cura le attività culturali proposte.
Sarà relatore del primo appuntamento
degli Incontri di Corippo il 10 aprile
introducendo alla “Filosofia del territorio”