Mercoledì 12 novembre alle ore 17:30, proseguono gli Incontri di Corippo dedicati al Territorio del Presente. Ospite del giorno è l’ideatore della rassegna, il filosofo Raffaele Scolari. Segue cena conviviale.

I Cavalieri dell’Apocalisse (1887) rappresentati da Victor Vasnetsov.
Nella parte in alto si può vedere l’Agnello.
Tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Cavalieri_dell%27Apocalisse
Il prossimo appuntamento in calendario mercoledì 12 novembre alle ore 17:30 ha un titolo che sembra proprio non lasciare scampo: “Andrà tutto male”. Secondo il filosofo Raffaele Scolari, i quattro cavalieri dell’Apocalisse sembrano ormai essersi installati durevolmente nel mondo contemporaneo: guerre, pestilenze, carestie e flagelli ambientali hanno segnato profondamente i primi decenni del XXI secolo e, per quelli a venire, si profilano all’orizzonte disastri ancora peggiori. Contrariamente allo slogan “Andrà tutto bene”, assai diffuso durante il periodo della pandemia e nonostante gli innumerevoli anatemi scagliati contro il catastrofismo, il pessimismo continua a dilagare in forme più o meno manifeste nei media, nella cinematografia, nella letteratura e nella ricerca scientifica. Va detto che il pessimismo trapunta la cultura occidentale sin dai suoi albori. Ripercorrerne la lunga storia e comprenderne le ragioni può risultare utile e benefico per tentare di non rimanere senza parole e incapaci di agire al cospetto dei tanti disastri che si stanno delineando all’orizzonte.
Prosegue Mercoledì 12 novembre alle ore 17:30 la rassegna organizzata della Fondazione Corippo 1975 dedicata al “Territorio nel presente”. Con la conferenza dal titolo “Andrà tutto male”, gli Incontri di Corippo ospiteranno il loro ideatore, il filosofo Raffaele Scolari, che guiderà il pubblico tra guerre, pestilenze, carestie e flagelli ambientali che hanno segnato profondamente i primi decenni del XXI secolo. Per quelli a venire, si profilano all’orizzonte disastri ancora peggiori. Sarà proprio così? Segue cena di stagione all’Osteria.

Il relatore Raffaele Scolari, filosofo, è nato a Locarno nel 1955. Ha trascorso un lungo periodo in Germania, dove ha studiato filosofia e svolto l’attività di docente, traduttore e giornalista. È stato docente nel settore della formazione professionale, dove ha insegnato lingua e cultura tedesca, filosofia e antropologia del turismo. Per oltre dieci anni è stato presidente della Fondazione Verzasca – Agenzia di sviluppo territoriale. Per conto della Fondazione Corippo 1975, di cui è membro, cura le proposte culturali. È autore di diverse pubblicazioni edite da Mimesis, Milano. Per conto invece dell’editore Meltemi, Milano, uscirà nel 2026
La rassegna si basa sulla consapevolezza che la forza di Corippo e di siti simili sia data precisamente dal fatto che essi ci rendono pensosi. Evoca da un lato un passato di cui ammiriamo ciò che rimane, e che peraltro era segnato anche da molta sofferenza e ingiustizia, e dall’altro ci riporta al nostro presente, agli agi di cui beneficiamo, ma pure alle contraddizioni e alle minacce che lo contraddistinguono. Questi incontri di animazione culturale non sono concepiti come una classica conferenza al cui termine i partecipanti possono eventualmente porre alcune domande alla relatrice o al relatore, bensì come momento di riflessione, di scambio e di discussione, secondo la formula: 45 minuti di presentazione della tematica e 45 minuti di discussione. Al termine, chi lo vorrà, potrà partecipare ad una cena conviviale a un prezzo convenzionato nell’Osteria dell’Albergo diffuso di Corippo.

Il menu di stagione della cena conviviale a CHF 48.-/persona
-Battuta di cervo dei monti di Corippo servito con una delicata crema di zucca
-Risotto alle castagne con zola e mascarpone “profumo di latte”
-Mele arrostite con praliné alle nocciole piemontesi e gelato alla farina böna
È gratuita l’iscrizione alla conferenza scrivendo a contact@fondazionecorippo.ch e indicando anche se si intende fermarsi a cena
Attività culturali a Corippo
La rivitalizzazione del villaggio di Corippo, avviata nel 1975 con la costituzione dell’omonima fondazione, è già di per sé stessa un’operazione culturale. Questo segnatamente perché, confrontanti con i manufatti fortunatamente rimasti intatti di una civiltà rurale da tempo tramontata, si pone la domanda su quali usi siano pensabili e auspicabili oggi e in avvenire. L’uso a scopi turistici, a determinate condizioni, è senz’altro un’opzione, ma non può e non deve essere l’unica. I vari interventi di salvaguardia del patrimonio costruito e di ripristino del paesaggio rurale, assieme all’apertura dell’Albergo diffuso, costituiscono un’importante e preziosa base per dare nuova vita a un luogo che suscita ammirazione e meraviglia in ogni visitatore della Val Verzasca.
Far conoscere ciò che Corippo fu in passato è senz’altro di fondamentale importanza, soprattutto in tempi tendenzialmente smemorati come i nostri, ma ovviamente non è sufficiente per rivitalizzarlo. Occorre evitare che il villaggio funga da mera coreografia per una cena in compagnia o una vacanza di qualche giorno, bensì fare in modo che sia anche un luogo di conoscenza, di approfondimento, di confronto e di riflessione. Infatti, la forza di Corippo e di siti simili è data precisamente dal fatto che essi ci rendono pensosi, che ci fanno pensare, da un lato, a un passato di cui ammiriamo ciò che rimane, e che peraltro era segnato anche da molta sofferenza e ingiustizia, dall’altro al nostro presente, agli agi di cui beneficiamo, ma pure alle contraddizioni e alle minacce che lo contraddistinguono.
Sulla scorta di queste premesse, la Fondazione Corippo 1975 intende proporre un programma diversificato di attività culturali e di svago intelligente. Gli Incontri di Corippo ne sono parte integrante.

Raffaele Scolari, filosofo,
membro della Fondazione Corippo 1975,
cura le attività culturali proposte, in particolare
gli Incontri di Corippo e la “Filosofia del territorio”



